La Storia
Confinante con la più grande Lentini, è una cittadina di circa 18.000 abitanti. Insieme alle vicine Lentini e Francofonte, è rinomata per la produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia (IGP).
Fu fondata nel 1551 in onore dell’imperatore Carlo V, perché fosse la “Lentini di Carlo”; da ciò Carlentini.
Fu distrutta dal terremoto del 1693, in seguito al quale fu ricostruita e rinacque sia architettonicamente che socialmente. Nel 1857 ottenne la propria autonomia separandosi da Lentini e divenne comune indipendente.
Il 13 dicembre 1990 il paese fu epicentro di un grave sisma, tristemente noto come il terremoto di Santa Lucia, che provocò in tutto 17 morti e migliaia di sfollati tra Carlentini e Augusta.
Cosa visitare
Chiesa Madre
Costruita contemporaneamente alla fondazione della città (1551), fu completata nel 1609. Distrutta dal terremoto del 1693, i lavori di ricostruzione ebbero inizio lentamente alcuni anni dopo e si protrassero fino al 1933. Proprio per questo lo stile della chiesa risente delle correnti barocca, neoclassica e liberty.
La chiesa ha tre navate sostenute da colonne. La torre campanaria fu completata nel 1933 e la cuspide è rivestita con ceramiche di Caltagirone.
All'interno un grande organo del 1941, l'ottocentesco altare del Santissimo Sacramento, realizzato con marmi di diverso colore, la Cappella di Santa Lucia, Patrona della Città, con preziose decorazioni, alcuni dipinti e affreschi.
La Chiesa è stata restaurata dopo il terremoto del 1990.
Parco Archeologico di Lentinoi
Poco a nord dal centro possiamo visitare la zona archeologica di Leontinoi. Importante insediamento greco già esistente nel VII secolo a.C., fu città potentissima in periodo siceliota caduta sotto il dominio romano nel 214 a.C.
Le sue rovine sono all’interno dell’omonimo parco archeologico, che comprende colle San Mauro, valle San Mauro e l’opposto colle Metapiccola.
Il primo nucleo abitato occupava il colle di S. Mauro, dove sono ben conservati i tratti di cinta muraria e dove sono anche i resti di un tempio, più tardi si estese verso il colle Metapiccola e anche la cinta muraria venne ampliata.
La necropoli si trova a valle, su tre differenti livelli cronologici: il più antico risale alla prima metà del IV sec. a.C. e comprende 129 tombe a inumazione; il secondo è databile tra gli ultimi anni del IV e i primi del III sec. a.C., sono 70 tombe e tra esse vi sono tombe monumentali a gradini (epitymbia); il più recente è databile tra gli ultimi decenni del III sec. e il 280 circa, vi sono per lo più tombe molto povere e sembrano confermare gli ultimi avvenimenti della città.
Il materiale archeologico rinvenuto si trova in vari musei siciliani e anche nello splendido museo di Lentini.
Casa dello Scirocco
Chiamata così poiché era rifugio durante il caldo afoso, è una costruzione di epoca romana realizzata dentro una vasta grotta preistorica. Dotata di terme e di un ingegnoso sistema di circolazione dell'acqua capace di mantenere la costruzione fresca, fu utilizzata fino al '700 e riportata alla luce nel 1987.