La Storia
È il più piccolo comune, per estensione, della provincia di Siracusa, legato soprattutto alla lavorazione dei prodotti agricoli: qui converge, annualmente, sia gran parte della produzione olivicola della zona per la molitura, sia una quantità di mandorle pari all’80% della produzione siciliana.
Sebbene siano molteplici le testimonianze archeologiche della presenza umana nel territorio comunale fin dalla preistoria, la sua fondazione risale al 1760 e nel 1827 ottenne l’autonomia amministrativa.
Il 13 luglio 1943, nelle campagne intorno al paese, si svolse uno dei più sanguinosi scontri della Seconda guerra mondiale in provincia di Siracusa.
Il toponimo originario della cittadina era San Paolo Solarino, dal siciliano “sularinu”, che significa “solitario”, in riferimento all’eremo attiguo alla chiesa di San Paolo un tempo esistente nel feudo.
Si racconta che San Paolo, durante il viaggio che lo portava a Roma nel 61 d.C., visitò anche la zona di Cozzo Collura, nei pressi dell'odierna Solarino, dove fece miracolosamente sgorgare dell'acqua dopo aver battuto la terra con il piede. Effettivamente in questo luogo sono stati ritrovati i ruderi di una chiesa paleocristiana e un pozzo, chiamato appunto dagli abitanti del luogo Puzzu 'i San Paulu (Pozzo di San Paolo).
Cosa visitare
Chiesa Madre di San Paolo Apostolo
I lavori di costruzione dell’edificio sacro iniziarono nel 1764, ma venne aperta al culto, ancora non del tutto rifinita, soltanto intorno al 1850. In realtà i lavori si sono protratti nel corso dei secoli, fino all’effettivo completamento nel 2009.
La facciata è costituita da due piani rialzati di due ordini diversi: ionico, quello superiore, e dorico, quello inferiore. Nella parte superiore, sul lato destro, si erge la cella campanaria con tre campane, sormontata dall'orologio civico. Nella parte inferiore si affacciano i tre portali.
La chiesa ha una pianta a croce latina, a tre navate, coperte da volte di gesso.
All’interno trovano posto un fonte battesimale in marmo, un’ottocentesca statua lignea di San Francesco d'Assisi, una statua lignea di fine Ottocento dell’Immacolata, un quadro realizzato a metà Ottocento raffigurante la Santissima Trinità e le Anime Purganti, un’ottocentesca statua di Cristo alla colonna. Una cappella contiene il sontuoso altare del patrono, finito di costruire nel maggio 1887, ove è custodita la statua lignea di San Paolo.
Particolari i nove lampadari in cristalli smerigliati con decorazioni in rame sbalzato e dorato, che adornano la navata centrale e gli archi che immettono da questa alle navate laterali.
Cozzo Collura
A un paio di chilometri da Solarino è sita la contrada Cozzo Collura. È una zona archeologica che presenta reperti relativi a due distinti periodi storici (IV-III secolo a.C. e II-IV secolo d.C.), nonché l'insediamento della Masseria, risalente al Cinquecento e luogo di residenza dei feudatari Platamone prima e Requisenz dopo.
Gli scavi hanno portato alla luce tombe a campana, uno scheletro, due monete di Costantino, la testa di una statuetta fittile del tipo "Demetra e Kore", frammenti di ceramica a vernice nera e alcuni reperti riferibili al periodo romano e al Medioevo.
Tra i ruderi di questo sito
La Grotta di San Paolo
È una grotta naturale a pianta quasi circolare, all'interno della quale trovava una piccola sorgente d'acqua e dove, secondo la leggenda, si riposò l'Apostolo Paolo. Qui furono ritrovati la statua lignea del Santo, una scodella, un cucchiaio di legno ed un pentolino.
Il Pozzo di San Paolo
È un pozzo di acqua sorgiva profondo circa 8 metri nel quale è impressa, secondo la leggenda popolare, l'impronta del piede di San Paolo che fece scaturire l'acqua dal suolo; secondo la tradizione, tale acqua sarebbe taumaturgica.
Situata vicino al pozzo, la Chiesa di San Paolo è una costruzione paleocristiana in parte crollata in seguito al sisma del 1693, della quale sono rimasti soltanto il pavimento e la base di alcuni muri.
Altri siti
Cava del Rivettazzo
Situata a circa 4 chilometri dall'abitato, è una necropoli preistorica che testimonia tutte le fasi della civiltà sicula.
Contrada San Demetrio
Poco distante da Cozzo Collura, è una località in cui sono stati ritrovati i resti di un insediamento risalenti al periodo tardo romano-bizantino.
Grotta del Ventaglio
Situata in pieno centro cittadino, la grotta fu scoperta casualmente nel 1987 durante alcuni lavori di scavo e deve il suo nome alla presenza di una grande stalattite a forma di ventaglio.
Ha le dimensioni di circa 30 m. per 12 m. e al suo interno sono presenti numerose stalattiti di vari colori, una falda d’alabastro, un piccolo lago e una rete di cunicoli. Attualmente la grotta è chiusa al pubblico, perché si trova a soli 50 cm-1 metro al massimo dal piano stradale.
Musei
Nella cittadina sono presenti quattro spazi museali.
Ecomuseo Hyblon è un museo paleontologico-mineralogico che raccoglie esemplari del patrimonio naturalistico provenienti dalla valle dell’Anapo, da Cavagrande del Cassibile e da Vendicari.
Il Museo Permanente di Pizzi e Ricami Artistici si basa su una collezione privata di merletti e ricami effettuati tra l’Ottocento e la seconda metà del Novecento e provenienti da ogni regione italiana.
La Casa del Novecento consiste in una tipica abitazione solarinese, risalente al periodo della Prima guerra mondiale, restaurata ed adibita a mostra permanente di materiale etnografico locale.
Il Museo etnoantropologico, situato presso l’ex frantoio comunale, ospita anche un carretto siciliano di fine ‘800, decorato con la cavalleria rusticana; in esso si può apprezzare la modalità con la quale venivano frante le olive raccolte fino a qualche decennio fa. All’interno vi è anche un frammento della grotta di Rabat in cui si rifugiò e pregò san Paolo nel suo passaggio a Malta, donato dai paolini di Rabat nell’agosto del 2016.