La Storia
Del suo territorio fanno parte l’isola di Capo Passero, su cui si erge una fortezza spagnola, e l’isola delle Correnti.
Il territorio di Portopalo fu abitato sin dall'antichità, in particolare dai berberi.
Il fondatore di Portopalo è don Gaetano Deodato Moncada, che nel 1792 fece edificare a proprie spese un centinaio di case intorno alla tonnara. Il primo nucleo urbano era composto da circa 300 persone, tra contadini, pastori e pescatori.
Fino al 1812, quando fu abolita la feudalità, Portopalo fu un villaggio appartenente a Noto, passò poi sotto la giurisdizione di Pachino.
La notte del 10 luglio del 1943 i primi soldati inglesi e canadesi sbarcarono sulle spiagge di Portopalo di Capo Passero, dando il via all'Operazione Husky.
Appartenne al comune di Pachino finché, il 23 marzo 1975 non divenne comune autonomo, con il nome completo di Portopalo di Capo Passero.
Cosa visitare
Isola di Capo Passero
Un tempo era una penisola, unita alla terraferma da un istmo sabbioso. Lunga appena 1300 metri e larga 500, si estende per 0,37 kmq.
Nella zona occidentale vi è una spiaggia sabbiosa; a nord si trova una tonnara, risalente al XIII secolo, ormai abbandonata; ad est, la costa è frastagliata e vi sono alcune grotte marine.
Sul punto più alto dell’isola insiste il Forte di Capo Passero, risalente alla fine del Cinquecento, l'edificio storico più importante. Nacque per l’esigenza di proteggere la costa dalle incursioni piratesche, e nel tempo divenne prigione e poi faro. È stato restaurato tra il 2005 e il 2007.
La vegetazione dell’isola è costituita dalla bellissima palma nana, dall'euforbia e dal giglio di mare. Sull’isola vivono conigli, lucertole e molte specie di uccelli.
Isola delle Correnti
L'isola delle Correnti è estesa per circa 10.000 mq, con un'altezza massima di 4 m sul livello del mare; è collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale, distrutto varie volte dalle onde del mare, ed è raggiungibile a piedi durante la fase di bassa marea.
Sull'isoletta si erge un faro, in forte stato di decadenza, essendo da anni in disuso. La superficie è piuttosto arida e povera di vegetazione: vi crescono spontanei e rigogliosi il porro selvatico, il cappero e altri piccoli arbusti tipici della macchia mediterranea.
Castello Tafuri
Il castello Tafuri, in stile Liberty, fu edificato negli anni ‘30 del secolo scorso dal marchese Bruno di Belmonte; negli anni ‘60 divenne di proprietà Tafuri e fu un locale da ballo fino a metà degli anni ‘90. Dopo anni di abbandono, oggi è un magnifico resort sul mare.
Tonnara
La costruzione della Tonnara risale al XVII secolo. A fasi alterne funzionò fino al 1969. Oggi è un affascinante monumento di archeologia industriale: di essa, infatti, rimangono la loggia, la grande fornace, le mura dei magazzini e i resti della chiesa.